mad18a ritmo del cuore |
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do come donare
Uno dei momenti più toccanti di questo viaggio è stato l’ultimo giorno poco prima di partire per la capitale. Alla fine della messa al Sacro Cuore sono arrivati i bambini del cre con dei regali per noi. La prima cosa a cui ho pensato è stata perché delle persone che hanno pochissimo dovrebbero spendere quel poco che hanno per fare un dono a me? Non ho fatto nulla di così straordinario per meritarmi un ringraziamento così grande. Quanto meno abbiamo più doniamo, sembra assurdo però è la logica dell’amore, è la logica dell’Africa.
Do come donare se stessi
Do come donare se stessi
"Quanto meno abbiamo più doniamo, sembra assurdo ma è la logica dell'Amore" Madre Teresa di Calcutta
E' la logica dell'Africa. Se penso ai Malgasci la prima parola che mi viene in mente è Accoglienza, ti fanno sentire a casa, partecipe del loro mondo. Non hanno molto eppure quel poco che hanno te lo donano per ringraziarti di essere lì con loro. Ma soprattutto con i loro modi di fare sinceri e puri, ti regalano momenti in cui ti senti davvero felice. Si stringono legami in cui le barriere linguistiche e culturali cadono e i colori si mescolano. Non dimenticare che dare gioia dà gioia!
Michela, 21 anni
E' la logica dell'Africa. Se penso ai Malgasci la prima parola che mi viene in mente è Accoglienza, ti fanno sentire a casa, partecipe del loro mondo. Non hanno molto eppure quel poco che hanno te lo donano per ringraziarti di essere lì con loro. Ma soprattutto con i loro modi di fare sinceri e puri, ti regalano momenti in cui ti senti davvero felice. Si stringono legami in cui le barriere linguistiche e culturali cadono e i colori si mescolano. Non dimenticare che dare gioia dà gioia!
Michela, 21 anni
re come remare
Tutto scorre lentamente come un fiume verso il mare, navigare, puoi sfidare la corrente, puoi desistere o tentare di navigare.
Re come remare contro le avversità
Re come remare contro le avversità
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File Size: | 6922 kb |
File Type: | m4a |
Sara, 33 anni
MI come missione
Sono partita perché volevo spendere il mio tempo in un altro modo, volevo scappare dalla vita che avevo qui, volevo capire meglio me stessa, volevo tornare a casa, sono partita perché mi incuriosisce l’altro il diverso, volevo mettermi alla prova, conoscere una nuova cultura, essere utile. I motivi sono vari e personali ma una volta là il fine è diventato unico.
Io non sono che una piccola matita nelle mani di Dio che sta scrivendo e sta inviando una lettera d’amore al mondo.
Mi come missione
Io non sono che una piccola matita nelle mani di Dio che sta scrivendo e sta inviando una lettera d’amore al mondo.
Mi come missione
"A volte dovremmo soffermarci di più sul significato delle parole. Alcune parole ci sembrano talmente lontane dalla nostra quotidianità che spesso non le prendiamo neanche in considerazione. A me è capitato questo, tornata da questa esperienza mi sono resa conto che una parola che sembra riguardare solo “persone importanti”, in realtà fa parte della vita di ciascuno di noi, ognuno di noi infatti ha una missione. C’è una precisa ragione per cui ogni cosa accade, e ognuno di noi dovrebbe saper cogliere ogni occasione, ogni momento che la vita ci offre come un dono. Quando penso ai sorrisi dei bambini malgasci forse è questa la prima cosa che mi viene in mente. Prima di partire sei emozionata, hai tanta voglia di metterti in gioco e di mettere tutta te stessa in quello che farai. Tanti sono i motivi che ti spingono a partire. Quando ero alle scuole medie avevo ascoltato la testimonianza di due ragazzi che erano stati un mese con i bambini nigeriani e mi ero detta quando sarò più grande voglio fare un’esperienza simile anche io. Prima di partire ho provato a immaginare quello che avrei vissuto durante l’esperienza, tuttavia fin dall’arrivo in capitale ho capito che è impossibile immaginarsi una realtà così diversa da quella a cui si è abituata finché non la vedi con i tuoi occhi. Tuttavia nonostante fossi lontanissima da casa, a Tamatave io mi sono sentita a Casa, parte di una grande famiglia. I bambini malgasci ci hanno infatti fatto veramente sentire a casa. Sono loro che ci hanno guidato, con i loro abbracci, i loro sorrisi, i loro piccoli doni. Ti fanno sentire importante, ti fanno capire che a volte quello che conta davvero sono i piccoli gesti. Parlavamo lingue diverse ma per capirsi non servivano le parole, perché per comunicare usavamo un linguaggio universale, quello dell’amore che è capace di farti comprendere più cose di quanto mille parole potrebbero trasmetterti.
Loro ti aspettano, aspettano tutto l’anno per poter trascorrere del tempo con te. Quando li abbiamo salutati ci siamo tutti commossi. È in quel momento che ho capito che la cosa più preziosa che puoi donare a un’ altra persona è il tuo tempo. Parti con l’intenzione di donare tutto il tuo amore e il tuo affetto ai bambini che incontri, ma quando ritorni ti rendi conto che quello che ti è stato donato è qualcosa di immensamente più grande. Noi abbiamo tutto eppure non ringraziamo per niente, loro non hanno niente eppure ringraziano per tutto, e i loro sorrisi possono provarlo."
Francesca - 18 anni
Loro ti aspettano, aspettano tutto l’anno per poter trascorrere del tempo con te. Quando li abbiamo salutati ci siamo tutti commossi. È in quel momento che ho capito che la cosa più preziosa che puoi donare a un’ altra persona è il tuo tempo. Parti con l’intenzione di donare tutto il tuo amore e il tuo affetto ai bambini che incontri, ma quando ritorni ti rendi conto che quello che ti è stato donato è qualcosa di immensamente più grande. Noi abbiamo tutto eppure non ringraziamo per niente, loro non hanno niente eppure ringraziano per tutto, e i loro sorrisi possono provarlo."
Francesca - 18 anni
fa come famiglia
Famiglia è casa. Famiglia è amore. Tutti gli anni il legame della nostra famiglia italo-malgascia si rafforza, entrano nuovi volti, nuovi cuori, ci si stringe sempre più forte.
Fa come famiglia italo-malgascia.
Fa come famiglia italo-malgascia.
Ylenia, 20 anni
sol come sole
Meravigliati! Quando ti svegli al mattino e apri gli occhi, quando guardi la prima stella in cielo, un tramonto di inverno, l’arcobaleno dopo la pioggia e senti il profumo dei fiori in primavera. Quando odi il rumore del mare, lo scorrere del fiume, il fruscio del vento e il cinguettio festoso degli uccelli. Meravigliati di te e di tutto ciò che fai di buono, perché anche tu sei parte di questo stupendo creato.
Sol come sole, la bellezza del creato
Sol come sole, la bellezza del creato
"Di tutte le meraviglie della Natura, la più sorprendente è l'uomo" - Sofocle
Laura, 22 anni
Laura, 22 anni
la come lancette
La cattiva notizia è che il tempo vola, la buona notizia è che tu sei il pilota.
È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante
La come lancette, lo scorrere del tempo, la scelta del tempo
È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante
La come lancette, lo scorrere del tempo, la scelta del tempo
Babu tu fai la nota LA come lancette, come il tempo condiviso con l'equipe malgascia ecc ecc
Sì è vero potrei parlare di questo
Potrei parlare dei ragazzi
Degli animatori del posto
Della fiducia che hanno riposto in noi e di come guardano all'associazione
come punto di riferimento
per ogni tipo di attività
legata all'educazione dei loro piccoli Zaza .
La fiducia che ripongono in noi è davvero tanta!
Invece vi parlerò di queste ragazze
e di chi
dell'associazione
ha reso possibile che partissero.
C'è qualcuno che dice "Il miglior regalo che un genitore possa fare a un figlio è il biglietto aereo per partire" .
È vero. I genitori che compiono questo gesto danno una grande mano ma credo che sia importante sottolineare che ognuna di loro ha scelto di propria iniziativa di mettere il proprio tempo a servizio di un progetto
che sta all'interno del movimento
che crea l'Associazione.
Pierino alle messe delle comunità malgasce dice
"Queste giovani hanno scelto di utilizzare le proprie ferie per accudire i vostri bambini. Hanno speso tanto, in termini di tempo e di denaro, per poter essere qui."
Ora stanno scorrendo alcune foto.
Mi basta farvi vedere l'espressione dei loro volti per farvi capire che dietro questo sentimento di gratitudine che hanno manifestato,
dietro la gioia c'è stata la sana fatica del lavoro
La sveglia presto la mattina
Il fare e disfare gli scatoloni col materiale.
L'essere presenti e pronti con le attività del giorno dopo e l'essere superpronti a cambiare programma all'ultimo momento
Vorrei farvi capire che ancor prima della partenza ci si prepara e il percorso da fare è minuziosamente studiato e preparato.
Un viaggio di questo tipo non è lasciato al caso
Lo si sceglie
Lo si prepara
Gli si dedica tempo
E questo fa si che ogni sguardo che si incrocia non si riduca a un semplice sguardo ma si trasformi nello sguardo
perché tu
per quegli occhi hai lavorato
hai costruito qualcosa,
hai scelto di dedicare il tuo tempo.
Il tempo in madagascar è diluito, vuoi perchè gli spazi sono enormi e ci si mette davvero tanto a percorrerli
vuoi perchè le cose che fanno, mi riferisco al lavoro, alla preghiera, alla vita quotidiana, è minuziosamente pensata e curata, nulla è lasciato al caso
il tempo è dedizione,
il tempo è cura
il tempo ha il sapore di sveglia alle 4
il tempo è attesa, quest'anno l'attesa è stata più lunga del solito perchè i bambini hanno terminato le scuole il 10 di agosto, "Vi stanno aspettando" ci ha detto Pierino una sera in un momento di condivisione, "Non vedono l'ora di incontrarvi".
Così il tempo si trasforma in
accoglienza
e poi in
gratitudine
Uno dei doni più belli lo custodisco nel cuore!
siete voi
con la vostra presenza e personalità
con il vostro impegno e dedizione
con il vostro sguardo attento rivolto ai più piccoli del mondo.
Con la vostra paura e il vostro entusiasmo.
con gli sbagli e con le parole condivise la sera.
Prendetevi cura di voi
del seme che avete posto nel profondo della vostra anima
Coltivatelo
Fartelo crescere
perché possa avere radici solide
Perché possa essere terreno fertile
Scegliete la strada che possa aiutarvi a farlo
Scegliete le persone che possano aiutarvi a farlo
Scegliete il tempo e date qualità al vostro tempo
Tenendo fisso lo sguardo sulla bella persona che già siete e sulle grandi cose che potete e possiamo fare
Scegliete di continuare a spendere Tempo per quegli sguardi che i bimbi e gli adulti del Madagascar ci hanno rivolti, quegli sguardi che credono in voi , in noi, in una presenza costante, non passeggera
Barbara, 42 anni
Sì è vero potrei parlare di questo
Potrei parlare dei ragazzi
Degli animatori del posto
Della fiducia che hanno riposto in noi e di come guardano all'associazione
come punto di riferimento
per ogni tipo di attività
legata all'educazione dei loro piccoli Zaza .
La fiducia che ripongono in noi è davvero tanta!
Invece vi parlerò di queste ragazze
e di chi
dell'associazione
ha reso possibile che partissero.
C'è qualcuno che dice "Il miglior regalo che un genitore possa fare a un figlio è il biglietto aereo per partire" .
È vero. I genitori che compiono questo gesto danno una grande mano ma credo che sia importante sottolineare che ognuna di loro ha scelto di propria iniziativa di mettere il proprio tempo a servizio di un progetto
che sta all'interno del movimento
che crea l'Associazione.
Pierino alle messe delle comunità malgasce dice
"Queste giovani hanno scelto di utilizzare le proprie ferie per accudire i vostri bambini. Hanno speso tanto, in termini di tempo e di denaro, per poter essere qui."
Ora stanno scorrendo alcune foto.
Mi basta farvi vedere l'espressione dei loro volti per farvi capire che dietro questo sentimento di gratitudine che hanno manifestato,
dietro la gioia c'è stata la sana fatica del lavoro
La sveglia presto la mattina
Il fare e disfare gli scatoloni col materiale.
L'essere presenti e pronti con le attività del giorno dopo e l'essere superpronti a cambiare programma all'ultimo momento
Vorrei farvi capire che ancor prima della partenza ci si prepara e il percorso da fare è minuziosamente studiato e preparato.
Un viaggio di questo tipo non è lasciato al caso
Lo si sceglie
Lo si prepara
Gli si dedica tempo
E questo fa si che ogni sguardo che si incrocia non si riduca a un semplice sguardo ma si trasformi nello sguardo
perché tu
per quegli occhi hai lavorato
hai costruito qualcosa,
hai scelto di dedicare il tuo tempo.
Il tempo in madagascar è diluito, vuoi perchè gli spazi sono enormi e ci si mette davvero tanto a percorrerli
vuoi perchè le cose che fanno, mi riferisco al lavoro, alla preghiera, alla vita quotidiana, è minuziosamente pensata e curata, nulla è lasciato al caso
il tempo è dedizione,
il tempo è cura
il tempo ha il sapore di sveglia alle 4
il tempo è attesa, quest'anno l'attesa è stata più lunga del solito perchè i bambini hanno terminato le scuole il 10 di agosto, "Vi stanno aspettando" ci ha detto Pierino una sera in un momento di condivisione, "Non vedono l'ora di incontrarvi".
Così il tempo si trasforma in
accoglienza
e poi in
gratitudine
Uno dei doni più belli lo custodisco nel cuore!
siete voi
con la vostra presenza e personalità
con il vostro impegno e dedizione
con il vostro sguardo attento rivolto ai più piccoli del mondo.
Con la vostra paura e il vostro entusiasmo.
con gli sbagli e con le parole condivise la sera.
Prendetevi cura di voi
del seme che avete posto nel profondo della vostra anima
Coltivatelo
Fartelo crescere
perché possa avere radici solide
Perché possa essere terreno fertile
Scegliete la strada che possa aiutarvi a farlo
Scegliete le persone che possano aiutarvi a farlo
Scegliete il tempo e date qualità al vostro tempo
Tenendo fisso lo sguardo sulla bella persona che già siete e sulle grandi cose che potete e possiamo fare
Scegliete di continuare a spendere Tempo per quegli sguardi che i bimbi e gli adulti del Madagascar ci hanno rivolti, quegli sguardi che credono in voi , in noi, in una presenza costante, non passeggera
Barbara, 42 anni
si come sinfonia
Nessuno può fischiettare una sinfonia. Ci vuole un’intera orchestra per riprodurla.
Si come sinfonia quella che l’insieme di voci diverse con le loro particolarità riescono a formare.
Si come sinfonia quella che l’insieme di voci diverse con le loro particolarità riescono a formare.
MAD18
IL SOGNO: PER FAR FIORIRE LA BELLEZZA DELLA NOSTRA VITA
Video "Il Circo Farfalla"
https://www.youtube.com/watch?v=y7inI8r1MFg
https://youtu.be/FWNnO65ugJE
La visione del cortometraggio del 2009, The Butterfly Circus, Il circo della farfalla, diretto da Joshua Weigel e interpretato anche da Nick Vujicic, noto formatore motivazionale senza arti, può provocare nei nostri ragazzi e adolescenti riflessioni sul progetto di vita e le domande di senso della propria esistenza.
L'educatore gioca sicuramente un ruolo fondamentale nel guidare i ragazzi a soffermarsi sulle emozioni suscitate dalle vicende del film, sui momenti e sui gesti che evidenziano i valori dell’amicizia e della solidarietà.
Risulta interessante far emergere, durante la condivisione con il gruppo, le interpretazioni e le prese di posizione di ciascuno rispetto ai diversi comportamenti nei confronti delle persone portatrici di disabilità. Grazie all’incontro con il signor Méndez, direttore del Circo della farfalla, il protagonista Will, abituato ad essere considerato un povero storpio, impara a riconoscere in sé le sue infinite potenzialità, scopre un modo di essere nel quale le risorse sono più importanti dei limiti, sperimenta un mondo dove ognuno, nella sua diversità, ha un posto che lo può far sentire straordinario.
Questo percorso di apprendimento rappresenta un’occasione per accompagnare i ragazzi e gli adolescenti a riflettere sul progetto di vita che intendono realizzare, a comprendere quanto sia importante guardare oltre l’apparenza per cambiare la visione che abbiamo di noi stessi e di quelli che ci stanno vicino. La sfida sta nell’abituarci a guardare chi ci circonda con occhi nuovi e convincerci che, qualunque sia la nostra condizione fisica, mentale o sociale, è sempre possibile cambiare, perché “ non è importante dove sei ora, ma è importante dove stai guardando”.
Will trova la sua strada: il bruco diventa la farfalla cui allude il nome del circo.
L’attività laboratoriale proposta permette da un lato di individuare situazioni che nella vita dei ragazzi sono dei limiti, delle brutture che non permettono loro di realizzarsi al meglio, dall’altro di rendersi conto degli atteggiamenti e delle occasioni che nella loro quotidianità li fanno sentire persone compiute e libere.
Solo esprimendo i sogni e le aspettative che portiamo nel cuore possiamo liberare la bellezza nella nostra esistenza.
A Piccoli Passi alla Scoperta di Sè
Primo Passo
Divisi in piccoli Gruppi
Ogni ragazzo ha un foglio bianco sulla schiena e camminando in uno spazio delimitato può scrivere sul foglio bianco degli amici che incontra le qualità positive
Secondo Passo
Divisi in piccoli Gruppi
Ogni ragazzo ha un foglio bianco e risponde alle domande "SE FOSSI..."
Terzo Passo
Ascolto della Canzone: Strada in Salita
https://www.youtube.com/watch?v=vuiaBA-xxUI
Testo
Ed eccomi qua
Senza una meta
Senza una strada
Senza sapere quanto manca
e dove vado
Cosa non vedo
Vale così poco questo tempo
Se non capisco dove sono
E quello che sento
Ma io so che
Voglio un sogno
E voglio un senso
Voglio una partita
Che mi faccia dare il meglio
Che questa Vita sia la mia strada in salita
Che mi possa guidare
In ciò che amo e così sia
Ed eccomi qua
Ci son passato di nuovo a pelo
Come l'ultimo istante in cui cadevo
Ad occhi chiusi
Quando chiedi e ormai non credi
Che ci sarà qualcosa lì per te
Ma in fondo è in quel momento che
Voglio un sogno
E voglio un senso
Voglio una partita
Che mi faccia dare il meglio
Che questa Vita sia la mia strada in salita
Che mi possa guidare
In ciò che amo e così sia
Dì, conosci uomini che senza aver lottato
Abbiano donato un senso in più a questa Vita?
Conosci sogni degni del nome che gli hai dato
Che non ti siano costati in sangue e occhi al Cielo?
Ed è così che io Credo
Voglio un sogno
E voglio un senso
Voglio una partita
Che mi faccia dare il meglio
Che questa Vita sia la mia strada in salita
Che mi possa guidare
In ciò che amo e così sia
Quarto Passo
Divisi in piccoli Gruppi
Ogni ragazzo ha un foglio bianco e può realizzare creativamente, con tutto il materiale a disposizione, il proprio Sogno
Quinto Passo
Divisi in piccoli Gruppi
Ogni ragazzo condivide il proprio sogno
e dopo aver parlato compie il gesto simbolico di piantare un seme - sogno, nei vasetti posti al centro della stanza, con l'impegno di curare il seme per far fiorire il proprio sogno.
MATERIALE OCCORRENTE:
IL SOGNO: PER FAR FIORIRE LA BELLEZZA DELLA NOSTRA VITA
Video "Il Circo Farfalla"
https://www.youtube.com/watch?v=y7inI8r1MFg
https://youtu.be/FWNnO65ugJE
La visione del cortometraggio del 2009, The Butterfly Circus, Il circo della farfalla, diretto da Joshua Weigel e interpretato anche da Nick Vujicic, noto formatore motivazionale senza arti, può provocare nei nostri ragazzi e adolescenti riflessioni sul progetto di vita e le domande di senso della propria esistenza.
L'educatore gioca sicuramente un ruolo fondamentale nel guidare i ragazzi a soffermarsi sulle emozioni suscitate dalle vicende del film, sui momenti e sui gesti che evidenziano i valori dell’amicizia e della solidarietà.
Risulta interessante far emergere, durante la condivisione con il gruppo, le interpretazioni e le prese di posizione di ciascuno rispetto ai diversi comportamenti nei confronti delle persone portatrici di disabilità. Grazie all’incontro con il signor Méndez, direttore del Circo della farfalla, il protagonista Will, abituato ad essere considerato un povero storpio, impara a riconoscere in sé le sue infinite potenzialità, scopre un modo di essere nel quale le risorse sono più importanti dei limiti, sperimenta un mondo dove ognuno, nella sua diversità, ha un posto che lo può far sentire straordinario.
Questo percorso di apprendimento rappresenta un’occasione per accompagnare i ragazzi e gli adolescenti a riflettere sul progetto di vita che intendono realizzare, a comprendere quanto sia importante guardare oltre l’apparenza per cambiare la visione che abbiamo di noi stessi e di quelli che ci stanno vicino. La sfida sta nell’abituarci a guardare chi ci circonda con occhi nuovi e convincerci che, qualunque sia la nostra condizione fisica, mentale o sociale, è sempre possibile cambiare, perché “ non è importante dove sei ora, ma è importante dove stai guardando”.
Will trova la sua strada: il bruco diventa la farfalla cui allude il nome del circo.
L’attività laboratoriale proposta permette da un lato di individuare situazioni che nella vita dei ragazzi sono dei limiti, delle brutture che non permettono loro di realizzarsi al meglio, dall’altro di rendersi conto degli atteggiamenti e delle occasioni che nella loro quotidianità li fanno sentire persone compiute e libere.
Solo esprimendo i sogni e le aspettative che portiamo nel cuore possiamo liberare la bellezza nella nostra esistenza.
A Piccoli Passi alla Scoperta di Sè
Primo Passo
Divisi in piccoli Gruppi
Ogni ragazzo ha un foglio bianco sulla schiena e camminando in uno spazio delimitato può scrivere sul foglio bianco degli amici che incontra le qualità positive
Secondo Passo
Divisi in piccoli Gruppi
Ogni ragazzo ha un foglio bianco e risponde alle domande "SE FOSSI..."
Terzo Passo
Ascolto della Canzone: Strada in Salita
https://www.youtube.com/watch?v=vuiaBA-xxUI
Testo
Ed eccomi qua
Senza una meta
Senza una strada
Senza sapere quanto manca
e dove vado
Cosa non vedo
Vale così poco questo tempo
Se non capisco dove sono
E quello che sento
Ma io so che
Voglio un sogno
E voglio un senso
Voglio una partita
Che mi faccia dare il meglio
Che questa Vita sia la mia strada in salita
Che mi possa guidare
In ciò che amo e così sia
Ed eccomi qua
Ci son passato di nuovo a pelo
Come l'ultimo istante in cui cadevo
Ad occhi chiusi
Quando chiedi e ormai non credi
Che ci sarà qualcosa lì per te
Ma in fondo è in quel momento che
Voglio un sogno
E voglio un senso
Voglio una partita
Che mi faccia dare il meglio
Che questa Vita sia la mia strada in salita
Che mi possa guidare
In ciò che amo e così sia
Dì, conosci uomini che senza aver lottato
Abbiano donato un senso in più a questa Vita?
Conosci sogni degni del nome che gli hai dato
Che non ti siano costati in sangue e occhi al Cielo?
Ed è così che io Credo
Voglio un sogno
E voglio un senso
Voglio una partita
Che mi faccia dare il meglio
Che questa Vita sia la mia strada in salita
Che mi possa guidare
In ciò che amo e così sia
Quarto Passo
Divisi in piccoli Gruppi
Ogni ragazzo ha un foglio bianco e può realizzare creativamente, con tutto il materiale a disposizione, il proprio Sogno
Quinto Passo
Divisi in piccoli Gruppi
Ogni ragazzo condivide il proprio sogno
e dopo aver parlato compie il gesto simbolico di piantare un seme - sogno, nei vasetti posti al centro della stanza, con l'impegno di curare il seme per far fiorire il proprio sogno.
MATERIALE OCCORRENTE:
- Videoproiettore per video
- Stereo per canzone
- Fogli bianchi
- Penne/Pennarelli
- colla
- giornali
- semi
- vasetti
- terra